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      L'orso, vedendomi correre, velocemente mi seguitò, e forse m'avrebbe giunto se i marinari, ciò avvertendo, lasciando il lavoro non si fussero posti a seguitarlo; il che vedendo l'orso, me lasciando, voltossi verso loro, e mentre va verso loro dal cirugico ferito con lo schioppo si fuggí. Ma, sendo il ghiaccio ineguale e alto, non poté cosí fuggire che i nostri non lo arrivassero e con lo schioppo passassero, e sendo ancor vivo gli gettarono i denti fuori di bocca.
      13 fu bel tempo, e il nocchiero accompagnato dai fabri andato alla nave, apparecchiarono del tutto la barca e lo schiffo, sí che non mancava altro che tirarle all'acqua; ma vedendo il mare aperto e spirar ponente prospero, egli tornò a casa e disse a Guglielmo di Bernardo, che già un pezzo era ammalato, che gli pareva che sarebbe bene e che ora si offeriva l'occasione di partirsi, e fu statuito allor communemente tra i marinari di tirar l'una e l'altra barca all'acqua e apparecchiarsi nel nome di Dio a partire dalla Nuova Zembla. Guglielmo di Bernardo per avanti aveva scritto una memoria e l'aveva appiccata al camino in una misura di carica da schioppo, nella quale narrava come eravamo là venuti d'Ollanda per far vela verso il regno della China, e ciò che ivi ci era occorso e le nostre avversità, acciò, se per caso alcuno dopo noi là capitasse, intendesse tutto quello che ci era occorso, e come sforzati dalla necessità avevamo fabricata quella casa, nella quale eravamo stati dieci mesi, e come poi con due barchette scoperte ci bisognò esporsi in mare e mettersi in una navigazione maravigliosa e pericolosa molto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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