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      Or quivi bisognò fermarsi, percioché spirava allora maestro, a noi contrario.
      21 detto, quasi tutto il giorno piové, ma piú leggiermente verso mezogiorno. E il nostro nocchiero comprò del pesce fresco, il qual poi cotto, ne mangiammo fin che fummo sazii, il che già gran tempo non avevamo potuto fare; facemmo anco una polenta di farina e acqua, la quale mangiavamo in luogo di pane, sí che eravamo alquanto allegri. Dopo mezogiorno cessando un poco la pioggia, entravamo nel continente un poco piú adentro a cercar delle foglie di erba delle lumache, e in quel mentre vedemo due uomini sopra il monte, onde dicevamo tra noi: "In questi contorni vi deve esser assai gente"; e questi ci venivano incontro, ma non avendo posto loro fantasia ritornavamo alla nostra barca e a quelle case. E quei due uomini che erano sul monte (che erano de' nostri compagni) vedendo la nave russiana discesero del monte per comprar qualche cosa da mangiare, ma sendo là venuti a caso e sendo senza denari s'avevano deliberato di cavar un paio di brache, percioché se n'avevano calzato due e tre paia, e cambiarle per tanta robba da mangiare; ma come furono discesi del monte e fatti piú vicini videro la nostra barca presso la nave, e noi vedendoli venire gli riconoscemmo, onde ed essi e noi molto ci rallegrammo e ci raccontammo iscambievolmente le nostre disgrazie, noi che eravamo stati in gran pericolo e miseri ed essi che avevano patito assai maggior sciagure di noi, ringraziando però Iddio che non ci avesse abbandonati, ma ci avesse conservati in vita e di nuovo ricongiunti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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