Ferdinando il maggior politico de' suoi tempi, che per tal conquista nel 1500. ottenne il titolo di Re Cattolico, conobbe che non si potea obbligar tutti a passare il mare senza spopolare affatto i nuovi Stati guadagnati per conquista, e l'Aragona e la Valenza ove i Mori sotto la sede degli antichi trattati vivevano nella maggior tranquillità. Ma per compiacere alla moglie, che si era riservato il diritto di sovranità nella Castiglia, consentì ad obbligare i Mori e gli Ebrei, che erano in grandissimo numero per tutte le Spagne a rinunziare alla loro Religione. Quegl'infelici che non poteano dispensarsi dal ricevere la legge del vincitore, acconsentirono a quanto da essi si richiese; cioè a dire si fecero Cristiani in apparenza, conservando nel cuore la loro antica Religione. Torquemada e Ximenes, che preveddero il pregiudizio che una tal dissimulazione recato avrebbe allo Stato, rappresentarono a Isabella, che la politica e la di lei coscienza richiedevano che mantenesse la data parola di perseguitare gl'infedeli, e che sino a tanto che i Mori e gli Ebrei sarebbero attaccati all'antico loro culto, questa segreta inclinazione non potea fare a meno di non produrre delle pericolose ribellioni, che sarebbero state infallibilmente sostenute da' Mori dell'Affrica, quali aveano troppo interesse di ritornare in Spagna, per non approfittare di tutte le congiunture: che il mezzo di renderli irreconciliabili fra loro era di costringere quelli che restavano ad essere buoni seguaci di Cristo, e siccome non era possibile che lo fossero volontariamente, era d'uopo usar la forza: che per verità un tale espediente diminuito avrebbe il numero de' sudditi, ma era meglio averne pochi e fedeli a Dio e allo Stato, che gran quantità di fede equivoca e da temersi(23).
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