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      Fatto ciò il Corpo de' Giudici Ecclesiastici e de' vendicatori della Fede, ritorna al suo posto dirimpetto al Monarca: la calma è dipinta sù loro volti e la gioja risplende ne' loro occhi. Le vittime si avanzano, il rogo si accende. Una folla d'infelici pallidi e tremanti sotto il peso delle catene sono strascinati a ricevere la stabilita pena. Il Decreto, che gli condannava alle fiamme vi fu pronunziato col tuono affettuoso e tenero della pietosa carità e dell'indulgente bontà. Nel numero dei rei eravi un vecchio che era stato sorpreso osservando le superstiziose pratiche del giudaismo, che le minaccie gli avevano fatto abiurare in tempo di sua gioventù. Imbevuto della Religione proscritta de' suoi antenati, il disgusto di averla abbandonata venne a turbarlo, la professò di nuovo nel silenzio, e nel timore, e sull'orlo della tomba avea avuto rossore di confessare il suo delitto, e andava al patibolo come una vittima all'altare. Ma allorchè intese che tutti i suoi beni, dati in preda all'avidità de' Giudici venivano tolti a suoi figli, la di lui feroce costanza lo abbandonò. Crudeli, egli esclamò, in tal guisa voi divorate la vostra preda? Ho meritata la morte perchè ho tradito il mio dovere, e ho disapprovato con la bocca ciò che adorava nel cuore, ma cosa han commesso i miei figli per essere spogliati di quel poco di bene che ho loro lasciato? Fin dalla cuna hanno appresa la vostra legge, ed in quella gli ho educati. Ah lasciate alla sventurata loro madre per nutrimento di que' miserabili un pane bagnato col mio sangue, e che essi irigheranno con le loro lacrime.


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Fatti attinenti all'Inquisizione e sua istoria generale e particolare di Toscana
di Modesto Rastrelli
pagine 156

   





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