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      Se rispondono voler terminar la loro vita come Cattolici Romani, gli vien fatta la grazia di essere strangolati prima di esser bruciati, se dicono voler morir protestanti il loro destino è di esser legati ad un palo e bruciati vivi. Il reo sempre accompagnato da due Religiosi và al patibolo, e quivi s'impiega circa un quarto d'ora ad esortarlo a riconciliarsi con Dio e con la Chiesa, e se ciò rifiuta di fare il carnefice incatena il paziente al palo e lo lascia. Tornano i Religiosi per la seconda volta a rinnovare le loro esortazioni, e se persiste ad essere ostinato ne suoi errori o nella sua setta, partendo gli dicono, che lo lasciano in balìa del demonio che gli stà a' fianchi per prender l'anima sua e portarla per tutta l'eternità nell'inferno. Subito che i confortatori sono discesi per l'ultima volta dalla scala, si sente un grande schiamazzo, e una voce universale che dice fate la barba a que' cani con porre della paglia accesa sopra lunghi legni, co' quali viene abbronzata a quelli infelici la faccia, sicchè sono ridotti quasi carboni, indi si dà fuoco al rogo, e tutto in brevi istanti resta consunto, riguardando il popolo tranquillamente questa orrida, e tremenda scena, tanto è l'odio che l'Inquisizione ha saputo ispirare nelle Spagne, e nel Portogallo contro quelli che sono da lei condannati.(43)
     
      Nel Messico, nel Perù, e nel Brasile, e in tutti gli stabilimenti delle due Corone è il S. Ufizio posto appresso a poco sul medesimo piede che in Portogallo, e in Spagna, ma a Goa nell'Indie Orientali esercita questo una giurisdizione totalmente assoluta e indipendente dall'istesso Arcivescovo, e dal Vicerè colà inviato dalla Corte di Lisbona, che impunemente non si azzarderebbe a limitarne in qualche parte l'eccessiva autorità. Ivi il grande Inquisitore è un Prete secolare costituito in dignità, e i subalterni sono Domenicani, che estendono il loro potere su tutti i paesi posseduti dal Re Fedelissimo di là dal Capo di Buona Speranza, ed entro Goa non vi è che il detto grande Inquisitore, che abbia il privilegio di farsi portare in sedia, e si hà per lui maggior rispetto e timore, che per qualunque altra persona, essendo ogni ceto, e ogni rango di laici, e di Ecclesiastici a lui soggetto, come anche, Mori, Gentili Maomettani, Ebrei, e Indiani creduti autori di malefizi, maghi(44), o stregoni e incantatori versati nella stegonomanzia o Coschinomanzia, che sovente sono sacrificati a' sospetti del S. Ufizio, e una semplice parola poco cauta in materia di fede può esser cagione della perdita della vita, o di una lunga prigionia nelle carceri le più schifose ed orribili, che mente umana possa immaginarsi.


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Fatti attinenti all'Inquisizione e sua istoria generale e particolare di Toscana
di Modesto Rastrelli
pagine 156

   





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