Le medesime cagioni producono i medesimi effetti, essendo stato come si è veduto operato l'istesso in Francia contro gli Albigesi, che aveano appresso a poco gl'istessi errori.
Il Potestà inviò due de' suoi Ufiziali a Fra Ruggieri intimandogli da sua parte che revocasse ed annullasse la sentenza, che avea emanata contro alcuni del Casato Baroni, capi de' Paterini come lesiva all'autorità Secolare, e che si presentasse avanti a lui in palazzo. Allora l'Inquisitore assistito da un numero tale di fautori da potere opporre la forza alla forza, pubblicò le censure contro gli eretici, e chi gli proteggea, e il dì seguente fece affiggere un Munitorio contro il Potestà perchè dovesse il giorno istesso comparire al Sant'Ufizio. S. Pier Martire, che intanto andava predicando per le Chiese e per le piazze contro l'eresìa procurò di eccitare l'animo de' fedeli, che lo seguitavano da per tutto, a farsi forti contro i nemici, quando anche avessero dovuto esporsi a qualunque gran rischio della vita medesima per mantenere la Cattolica fede, e risvegliò tali fiamme ne' loro petti, che si disposero tutti di voler piuttosto morire, che vedere l'impunità e l'empietà degli eretici. Questi sotto la scorta del Pesannola con le numerose Squadre del loro partito guidate dai Baroni, e rese più forti dai fuorusciti, e gente di campagna, mettean terrore alla moltitudine de' fedeli, che non aveano tanto del fiero, e del crudele, quanto la truppa contraria, e comecchè si pensarono di poter restar vincitori, si risolsero di usare ogni più strana barbarie, e farne un improvviso macello.
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