Conte di Santo Stefano, Vicario Generale del Venerabil Padre e Monsignore Francesco per la grazia di Dio Vescovo Fiorentino, e di molte altre persone provide e onorate, e Dottori di legge chiamati per consultare se si deva procedere a sentenza, con matura deliberazione e considerazione: invocata la grazia di Dio, e dello Spirito Santo sedendo pro Tribunali ec. Di consenso ec. Del Venerabil Padre e Signore Vescovo Fiorentino sopraddetto a questo delegato, per lui, ed in questa parte a noi plenariamente commettendo.
Pronunziamo e dichiariamo il predetto Maestro Cecco eretico costituito in nostra presenza, esser ricaduto nell'eresia abiurata, essere stato relasso e recidivo, e per questo doversi consegnare al giudizio Secolare, e perciò lo rilasciamo in potere del Sig. Jacopo da Brescia Vicario Fiorentino presente e recipiente, perchè lo faccia punire con debita considerazione, e di più che il libretto superstizioso, pazzo, e negromantico fatto dal detto Maestro Cecco di Ascoli sopra la sfera, pieno di eresìa, falsità, ed inganno, e altro libretto volgare, ne' quali sono state ritrovate molte acerbità e massime ereticali, e principalmente quando v'include molte cose, che si appartengono alle virtù, e costumi, che riduce ogni cosa alle stelle come in causa con ogni altra sua opera, scritto e dottrina, siano dati alle fiamme, ne si possano leggere o ritenere da alcuno sotto pena di scomunica, e altre pene spirituali e corporali, secondo le Leggi Canoniche ec. L'anno dell'Incarnazione del Signore 1327. Indizione Decima, nel dì 20. Settembre nella Chiesa de' Padri Minori Conventuali di Firenze presenti ec. ec.
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