(53).
Di una tale esecuzione assai parlossi in que' tempi, e apparve a molti piuttosto dettata dallo spirito di vendetta, che dalla volontà di perseguitare ed estinguere il delitto di eresìa L'istesso Papa Giovanni XXII., chiamato avanti che fosse promosso al Pontificato Jacopo d'Ossat, essendo stato amico di Cecco d'Ascoli e ammiratore di sua scienza, appena che ricevè in Avignone l'avviso di sua sentenza, si vuole che dicesse pubblicamente alla presenza di tutta la Corte, che i Frati Minori aveano perseguitato ed ucciso il Principe de Filosofi Peripatetici. E' ben vero che l'Inquisizione in Firenze prese dopo la medesima maggior piede, ne lasciò nulla d'intentato per ampliare la sua giurisdizione anche sopra ogni genere di persone. Fra Pietro dell'Aquila Inquisitore succeduto a Frate Accursio giunse a segno di far arrestare un certo Silvestro Baroncelli Ministro della Ragione Acciaioli poch'anzi fallita, mentre usciva dal Palazzo de' Priori accompagnato da loro ministri, essendo andato avanti i medesimi e il Gonfaloniere di Giustizia Primerano Serragli, per trattare sotto la loro parola di affari concernenti la detta Ragione, e ciò nel mese di Febbraio dell'anno 1346. il motivo dell'arresto fu perchè il prefato Inquisitore era stato munito di procura dal Cardinale Don Pietro di Toledo Spagnuolo, che andava creditore dalla mancata Ragione di 12. mila fiorini d'oro. Un tale arbitrio, che nulla avea di comune con le cose della fede e della religione, sembrando eccedente alla Signoria, e in pregiudizio della dignità e Sovranità della Repubblica, fecero liberare immediatamente il carcerato Baroncelli, e a Famigli del Potestà che aveano fatta l'esecuzione fecero tagliar le mani, confinandoli per 10. anni fuori del dominio Fiorentino.
| |
Papa Giovanni XXII Pontificato Jacopo Ossat Cecco Ascoli Avignone Corte Frati Minori Principe Filosofi Peripatetici Inquisizione Firenze Pietro Aquila Inquisitore Frate Accursio Silvestro Baroncelli Ministro Ragione Acciaioli Palazzo Priori Gonfaloniere Giustizia Primerano Serragli Ragione Febbraio Inquisitore Cardinale Don Pietro Toledo Spagnuolo Ragione Signoria Sovranità Repubblica Baroncelli Famigli Potestà Fiorentino
|