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      Covavano in Siena le massime sparse dai Socini, e a Cornelio Socino fu fatto il processo come aderente a Fausto Socini, indi inviato all'Inquisizione di Roma. Antonio Paleario, che prima era stato maestro di scuola in quella Cittą, e poi passato a far l'istesso esercizio a Colle, avea colą sparse delle erronee proposizioni, che poco incontravano il genio della Corte di Roma. Grandi furono i reclami dell'Inquisizione di quella Metropoli, perchč nella terra di S. Gimignano alcuni scolare de suddetto Paleario in un'Accademia eretta per l'interpretazione di Dante, sostenuto aveano, che la volontą potea esser costretta dall'amor femminile. Giunse perciņ anche colą la persecuzione, e molti furono costretti a sottrarsi con la fuga, altri furono processati ed inquisiti: altri trasportati nelle carceri del Romano S>. Ufizio. Vennero arrestati, e dati in potere del Papa alcuni giovani Tedeschi, che erano a fare il corso de' loro studi nell'Universitą di Siena, e che tranquillamente riposavano sotto la fede della pubblica sicurezza. Molti sospetti di aderire alle massime di Calvino fuggirono di Firenze, ove l'Inquisizione per far pompa di zelo e di attivitą, non lasciava occasione alcuna di vessare qualunque ceto e rango di persone, e interrogando gl'idioti sopra i sacrosanti Misteri della Religione, imputava quel che era crassa e vera ignoranza, ad eresģa e delitto. Francesco de' Medici figlio primogenito di Cosimo a cui dal Padre era stato ceduto il governo dello Stato col titolo di Reggente, non potendo soffrire ne' suoi sudditi una si strana vessazione, fece istanza a Roma nel 1567., che nuovamente aggiunti fossero all'Inquisitore l'Arcivescovo e il Nunzio, ma la sola mutazione della persona dell'Inquisitore fu quanto si potč ottenere da Pio V. I Forestieri non erano esenti in Firenze da l'essere molestati stante il sospetto che aveasi, che dalla Germania e dalla Francia si spargessero in Italia degli emissari per diffondere le nuove dottrine colą in cosģ prodigiosa maniera diffuse.


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Fatti attinenti all'Inquisizione e sua istoria generale e particolare di Toscana
di Modesto Rastrelli
pagine 156

   





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