Prima che si scuoprisse durò la seduzione circa 8. anni, essendochè in questo tempo non tralasciò mai il Ricasoli i suoi favoriti studi, gli esercizi Ecclesiastici e la di lui esteriore compostezza.
Parimente in questo tempo fece il suo testamento in cui lasciò a titolo di legato la di lui insigne libreria a' Religiosi Carmelitani Scalzi di S. Paolino in Firenze da esso frequentati continuamente ed amati, per lo studio profondo della Teologia e per la perizia di alcuni nelle lingue Orientali. Sparsasi la voce de' suoi indecenti congressi ne fu data parte al Tribunale dell'Inquisizione. Allora o né(61) fosse avvertito, o se nè accorgesse da per se stesso, entrato nel giusto timore del meritato gastigo andò spontaneamente ad accusarsi, confessò i suoi traviamenti, onde fu subito arrestato e posto nelle carceri, che il S. Ufizio durante Urbano VIII. avea nuovamente costruite, dove pure furono separatamente fatti condurre Faustina Mainardi e Jacopo Fantoni suoi compagni. Fatto il processo facil cosa si fu il convincere i rei ed i complici di tali eccessi, e quel che fa credere che egli avesse sovvertito il cuore, e non la mente, si è, che al primo costituto confessò di nuovo senza principio di ostinazione i suoi delitti, e ne ebbe tal contrizione, e dimostrò tali segni di sincero ravvedimento, che si meritò che gli fossero alquanto mitigati i meritati gastighi. Non fu la pena ingiustamente pronunziata a' delinquenti ma il modo con cui venne presa la risoluzione dall'Inquisitore Fra Angiolo Muzzarelli da Fanano di rivelare al pubblico col maggior fasto ed apparato cose, che doveano essere assolutamente tenute celate.
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