Terminata con tal condotta la repetizione de' Testimoni con mille raggiri, tirata in lungo fino che dai reiterati ordini della Sacra Congregazione non si trovò costretto il P. Inquisitore ad adempire a questo atto di giustizia, fu consegnato al Difensore l'estratto del Processo, omesso in quello tutti i deposti de' Testimoni Fiscali favorevoli all'inquisito, dal quale estratto oltre lo scoprirsi l'ordine affatto nuovo, e irregolare, col quale fu proceduto in causa, oltre la maniera impropria, e sempre suggestiva d'interrogare, furono con altissimo stupore ritrovate alterazioni essenzialissime ne deposti di quei Testimoni medesimi, che ne costituti fatti all'inquisito gli erano stati contestati, e quello che parrebbe affatto incredibile, se non se n'avesse un sicuro indubitato riscontro, fino negl'interrogatorj fatti all'inquisito, e nelle risposte del medesimo, le quali alterazioni rinfacciate dal Crudeli al Padre Vicario, e al Padre Inquisitore non ebbero il coraggio di negarle, mentre trovatisi vergognosamente scoperti, dettero un'altra copia di alcuni atti diversi affatto dall'estratto del Processo dato a principio.
Per dare un'idea dell'alterazioni suddette si noti come la verità è, che il querelante K. denunziò al S. Ufizio che gli pareva che 17. anni avanti, il Dottore Crudeli avesse proferito ingiuriose parole contro la Madonna dell'Improneta, e che avvertito in tal' atto ad osservare quello che diceva, l'inquisito rispondesse, che l'avea contro il Paese dell'Improneta, e non contro la Madonna, e che ricercato in giudizio il denunziante, se fra esso e il Crudeli vi passasse buona corrispondenza, rispose esservi tra loro de' dissapori a cagione d'interessi, per i quali erano molti mesi che non si parlavano.
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