Con impedire col riparo apposto alla finestra della sua prigionia, che l'aria e la luce non potesse che per angusta via piombare in quella; coll'affliggerlo di tempo in tempo con artificiosi discorsi atti a gettarlo nella più profonda disperazione, contando sulla di lui inferma salute, tentarono di cagionargli una lenta, e vergognosa morte, perchè restando in vita, e scappando una volta dalle loro mani non avesse potuto far noto al suo Principe naturale a' quali inaudite ingiustizie e crudeltà era stato obbligato soggiacere un suo fedel suddito, e per verità poco mancò, che non ne seguisse l'effetto poichè per i tanti lunghi strapazzi e travagli sofferti, s'aperse all'infelice uno de vasi del petto di tal' importanza, che tanto fu il sangue, che fu per ciò obbligato a versare per bocca, che giudicarono i medici a proposito di farlo munire col Sacramento della Confessione, al che si oppose lo zelo del solito affettuoso Padre Vicario negandogli quest'ajuto spirituale col dire, che non poteva godere de Sacramenti colui, che si reputava un Membro reciso dal Corpo di S. Chiesa, fino a che fu convinto dal Padre Griselli Domenicano, eccellente lettore di Teologia, del contrario, e che fu eletto ad ascoltare le sue colpe, non avendo mancato il Padre Vicario, che tanto s'era mostrato pietoso, e interessato per il Crudeli di tentare con quest'ottimo religioso se poteva nuocere al moribondo su gl'ultimi momenti della sua vita, con pregarlo instantemente, e con addurre ridicole ragioni, ma senza profitto per negargli l'assoluzione come ad eretico dichiarato, quale egli lo diff
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