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      Si portò in conseguenza di questo comando il Padre Vicario dal detto Monsignore, cui fece molte rimostranze su tal proposito, alle quali in brevi, ma significanti parole rispose il Prelato, che senz'altra replica eseguisse i suoi ordini, e che egli s'incaricava di tutto ciò che fosse potuto succedere per la parte di Roma, onde l'Inquisitore dà replicati comandi si trovò forzato ad usar quegl' Uficij, che anche fra le nazioni più barbare non si negano agli uomini, che si trovano in stato così deplorabile, quale era quello del carcerato.
      Avendo ricevuto in breve non piccolo sollievo il Crudeli dalla mutazione della carcere, ed essendo cessato il prossimo pericolo di morte, riprese a stimolare il suo Difensore acciò prontamente conducesse a fine la sua difesa, colla quale era sicuro, che sarebbe comparso agl' occhi di tutto il mondo innocente, quale sapeva di essere. Intanto il Dottor Archi faceva tutte quelle diligenze, di cui è capace un vecchio d'ottantaquattro anni per adempiere al desiderio del carcerato, ma siccome i Padri del S. Ufizio non desistevano per alcun modo di frapporre difficoltà, intorbidando sempre le cose, differendo a comunicare alcuni recapiti, e mutando sempre e alterando nelle copie, che davano i deposti de Testimoni, e del querelato, col negare di poter collazionarli, e di riscontrare in fonte il Processo in ben molti luoghi diverso dal dato estratto di esso, così malamente poteva un vecchio dell'indicata età, e che come Cancelliere del Magistrato de Conservatori di Legge, e pubblico Avvocato Criminale avea molt'altre incombenze, contrastare con detti Ministri congiurati tutti contro il Crudeli, dimodochè s'accorse l'inquisito essere il suo meglio l'appligliarsi al partito di non ostinare a pretendere ulteriori atti di giustizia accomodati alla sua difesa, che secondo le buone regole, e secondo le regole del Santo Tribunale non potevano essergli controversi, pregò il suo difensore a distendere prontamente un breve abbozzo di difesa nel miglior modo che dalla strettezza del tempo, dagl'incomodi della sua età, dalle sue occupazioni, e dall'altrui ingegnosi raggiri gli venisse permesso, sicuro, che presentato per quanto mai fosse imperfetto alla Suprema Congregazione, sarebbe sempre servito a persuaderla dell'altrui calunnie e della propria innocenza, emanato tosto l'ordine di porlo in libertà.


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Fatti attinenti all'Inquisizione e sua istoria generale e particolare di Toscana
di Modesto Rastrelli
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