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      A tal comando rispose umilmente il Crudeli, che averebbe obbedito a' suoi ordini, ma siccome si trovava allora nelle mani del Principe, dal quale non temeva alcuna oppressione, ma era sicuro d'ottenere una pronta e piena giustizia, si fece lecito replicare, che intendeva bene, che quanto si faceva allora per parte del S. Ufizio non era per altro che per continuare a farlo credere reo, il che però mal si poteva conciliare con quello, che tante e tante volte gli aveva detto nell'occasione delle visite fattegli nella sua prigione, cioè, che compativa all'estremo la sua disgrazia, alla quale poteva ogn'altro, ed egli stesso essere sottoposto, benchè Vicario del S. Ufizio, e che era già persuaso della sua innocenza, e pregato il detto Padre Vicario a dire se ciò era vero, vergognandosi di negare una cosa da esso tante volte detta, e pur troppo era vera, non ebbe il coraggio di farlo, ed alla presenza di tre Ufiziali, ratificò tutto quello che dal Dottore Crudeli gli era stato contestato, scusandosi con dire, che quel tanto, che gli ordinava non doveva ascriversi ad alcuna sua colpa, ma allo stile che tiene il S. Ufizio contro quei rei sopra la causa de' quali non sia per anche stata deciso dalla Sacra Congregazione.
      Intanto pervenne a notizia del ..... la seguita scarcerazione del Crudeli, e la sua dimora nella Fortezza di S. Gio. Batista, e ricordevole delle minacce fattegli dal Padre Inquisitore nella repetizione del suo esame, allorchè gli disse, che se il Crudeli fosse escito dalle carceri del S. Ufizio, gli averebbe tolto la vita per avergli cagionata prigionia, spese e infamia, fece istanza al Consiglio di Reggenza, che obbligasse il detto Crudeli, e i di lui fratelli a dargli mallevadore de bene vivendo, a la qual domanda fu acconsentito, e in conseguenza data commissione all'Assessore Santucci del Tribunale degli Otto, che condotti seco gli opportuni Ministri si portasse alla Fortezza per consumare quest'atto, come in fatti eseguì, e che registrato nelle filze di quella Cancelleria può vedersi da chiunque abbia piacere di sodisfare a tal desiderio.


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Fatti attinenti all'Inquisizione e sua istoria generale e particolare di Toscana
di Modesto Rastrelli
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