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      Grazie ai quali e ad altri valorosi conosciamo ormai non solo le prime colonie di Vittoria e New South Wales, ma il Queensland, e il South Australia, nonchè larghe strisce e tratti di litorale dell’Australia del nord, dell’ovest e di Alexandra. Così dileguarono le favole che avevano ancora corso, sono appena trent’anni, sull’interno di cotesto continente, dove appena pochi uomini ischeletriti e randagi contendono agli audaci pionieri europei le vergini foreste e le praterie sterminate.
      Nell’Asia basterà ricordare anzitutto le opere immortali di Niebuhr, Chardin, Pallas, Eichwald, Botta, Gamba, Jacquemont, Burnes, Humboldt, Berghaus, grazie alle quali vennero chiariti innumerevoli problemi prima insoluti. Le sorgenti del Gange, dell’Indo, del Brahmaputra, del Sampo, si scoprirono in luoghi diversi da quelli prima assegnati, mentre si distrecciò, nè ancora completamente, l’immenso viluppo delle montagne centrali, misurandovi altezze neppure sospettate. Elphinstone e Pottinger illustrarono i territorî di Candahar e di Cabul; Turner, Moorkroft, Prejevalski penetrarono nel Tibet; quest’ultimo, con altri ufficiali russi esplorava anche la Mongolia, descritta sommariamente da Hue, come Vambery, Bockhara e Samarcanda; Davide Richthofen, la Cina; Griffith e Oppert la Corea; Garnier, Colquhunn, Margary, l’Indocina; i punditi, e gli ufficiali inglesi le più elevate ed interne regioni abitabili dell’India; Karsten, Palgrave, De Maltzan, Manzoni l’Arabia. In quest’Asia materna, più che altrove, la geografia apre la via alle conquiste, e giovò del pari alla Russia ed all’Inghilterra ad estendere i loro dominî, così che i confini scientifici dell’India toccano quasi quelli segnati dalle conquiste moscovite, e in tutte le Corti del Turchestan e dei maggiori e minori reami interni si combatte fra i due colossi una lotta di interessi, che senza le difficoltà opposte da natura li avrebbe condotti forse a rinnovare sul Pamir, l’eden favoleggiato dai poeti, le contese fierissime che fecero nei primi secoli della storia homo homini lupus.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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