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      Lo Stato interviene per facilitare il movimento e guarentire la libertà del lavoro e dello scambio, per tutelare l’attività nazionale, per svolgere ed assicurare i buoni rapporti internazionali. Da esso siamo in diritto di esigere una buona gestione della finanza pubblica, una savia politica, dove s’alternino l’audacia e la prudenza a tempo e a luogo, un ottimo ordinamento delle poste e dei telegrafi, un vigoroso impulso allo sviluppo dei mezzi di comunicazione. Ma soprattutto, perchè è il primo bisogno del vivere civile, si invoca pronta e sicura giustizia, guarentigia efficace per la persona e le attività sue, per i beni e le loro forme, così dagli abusi dell’autorità, che dalle minacce della licenza.
      La geografia ferma del pari la sua attenzione su tutti i fattori di questa ricchezza, l’agricoltura e la pastorizia, l’industria mineraria e la forestale, la caccia e la pesca, le industrie manifattrici e le meccaniche, la circolazione, la navigazione, il commercio di terra e di mare, colle varietà ch’esso introduce nelle abitudini del consumo. Vero, che cotesti fatti sono constatati dalla statistica; ma l’interesse dei risultati generali che ne derivano non può essere apprezzato fuor del terreno della geografia. La quale è sovrattutto necessaria al commercio internazionale, a cagione delle indicazioni che essa sola può fornire sulla situazione dei luoghi di produzione e di fabbricazione, dei mercati e degli emporî, sulle distanze e gli itinerarî, sulle condizioni fisiche dei paesi, gli usi e i costumi dei popoli coi quali si tratta di stringere nuovi rapporti; soltanto la geografia può dare una guida sicura alle imprese di colonizzazione, ed è precipuamente a cagione dell’assoluta, supina ignoranza di essa che gli emigranti sono spesso vittime di iniqui tradimenti e di crudeli abbandoni.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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