D’altronde gli oceani polari, vietati per tanti ostacoli di natura alle imprese dell’uomo, non sono i soli spazi terrestri sottratti sino ad ora agli scienziati. Buona cosa ed opportuna ad umiliare il nostro orgoglio di gente civile! Fra le terre che non conosciamo ancora, non poche sarebbero accessibili a tutt’agio se le contendesse la sola natura; ma altri uomini ci vietano di accostarci ad esse. Non pochi popoli, che hanno città, leggi, costumi relativamente civili, vivono isolati e ignorati, come se dimorassero in un altro pianeta; la guerra, coi suoi orrori, l’infamia della schiavitù, il fanatismo religioso, la stessa concorrenza commerciale vegliano alle loro frontiere e ne chiudono l’ingresso. Voci vaghe appena ci parlano della esistenza di cotesti popoli, e ve n’ha che ignoriamo del tutto e sui quali si sbizzarrisce a suo talento la favola. Gli è così che in questo secolo del vapore, della stampa, della incessante e febbrile attività, il centro dell’Africa, una parte del continente d’Australia, l’isola ch’è pur tanto bella e forse non meno ricca della Nuova Guinea, e vasti altipiani nell’interno dell’Asia sono pur sempre per noi domini dell’ignoto.
Gli stessi paesi visitati dai viaggiatori e descritti sulle nostre carte con una rete di itinerarî, non potranno esser conosciuti nei particolari della loro intima struttura, se prima non porgeranno materia ad una lunga serie di studi comparati. Quanto tempo sarà necessario per vincere le contraddizioni e gli errori d’ogni sorta, che gli esploratori mescolano alle loro descrizioni ed ai loro racconti!
| |
Africa Australia Nuova Guinea Asia
|