L’uomo anche nel subire l’influenza del mezzo in cui vive, lo modifica a suo profitto; egli piega, per così dire, la natura, e trasforma in forze domestiche le energie della Terra. Si possono citare per esempi gli elevati altipiani dell’Asia centrale che tolgono ancora l’unità geografica all’anello delle terre circostanti e delle vicine penisole, ma la cui futura esplorazione e la conquista industriale avranno per risultato di dare all’Asia quell’unità che aveva soltanto in apparenza. Così pure l’Africa massiccia e pesante, la monotona Australia, l’America meridionale piena di foreste e di bacini d’acqua, godranno i medesimi vantaggi dell’Europa e diventeranno mobili al pari di essa, quando le nuove vie del commercio traversando questi paesi in tutti i sensi, vi supereranno fiumi, laghi, deserti, monti, ed altipiani. D’altra parte, i privilegi che l’Europa doveva alla sua ossatura di montagne, alla configurazione dei suoi fiumi, ai contorni delle sue rive, all’equilibrio delle sue forme cessarono d’avere il medesimo valore relativo dopo che i popoli aggiunsero il loro materiale industriale alle prime risorse fornite da natura.
Questi graduali mutamenti nella importanza storica della con-figurazione delle terre è il fatto dominante, del quale è necessario serbare la memoria quando si vuole comprendere la geografia generale d’Europa. Studiando lo spazio bisogna tener conto d’un elemento del medesimo valore, il tempo.
CAPO II
L’EUROPA.
ILIMITI.
Nelle prime loro imprese di guerra o di commercio, gli abitanti delle rive orientali del Mediterraneo dovevano imparare a distinguere i tre continenti che vi si bagnano.
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Terra Asia Asia Africa Australia America Europa Europa Europa Mediterraneo
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