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      Altri considerano le vette del Caucaso e degli Urali come frontiera comune dei due continenti; ma questa divisione che pare la più ragionevole di primo achitto, non è meno assurda: i due versanti di una catena di montagne non potrebbero essere designati come appartenenti ad una formazione distinta che, per lo più sono abitati da popolazioni della medesima origine. La vera zona di separazione fra l’Europa e l’Asia non è costituita da sistemi di montagne, ma al contrario da una serie di depressioni, già interamente coperte dal braccio di mare che congiungeva il Mediterraneo all’Oceano glaciale. A nord del Caucaso, le steppe di Manits, che separano il mar Nero dal Caspio, sono ancora in parte coperte da laghi salmastri, lo stesso Caspio, al par dell’Aral e degli altri laghi sparsi verso il golfo dell’Obi, sono avanzi dell’antico mare, e gli spazî intermedi portano ancora le tracce delle acque che già li inondavano.
     
      1. -- FRONTIERE NATURALI DELL’EUROPA.
     
     
      Tralasciando di parlare dei mutamenti che hanno avuto luogo nella configurazione dell’Europa durante i periodi geologici anteriori è certo che, durante l’epoca moderna la forma del continente si è molto modificata. Se l’Europa era una volta separata dall’Asia occidentale da un largo braccio di mare, fu invece anche un tempo, nel quale connettevasi all’Anatolia là dove si aprì di poi il Bosforo di Costantinopoli. Così la Spagna collegavasi all’Africa prima che le acque dell’Oceano irrompessero nel Mediterraneo, ed anche la Sicilia probabilmente si attaccava alla Mauritania.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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