Ad ogni modo, i cambiamenti considerevoli che si sono compiuti durante il breve periodo di venti secoli nell’importanza relativa delle penisole e delle isole d’Europa, provano che il valore delle posizioni geografiche si modifica poco a poco nel corso della storia. I privilegi stessi di cui natura fu larga a certi paesi si possono cambiare col tempo in gravi difficoltà. Anzi le piccole baie, le catene di montagne, gli innumerevoli frastagli delle coste che favorirono un tempo lo sviluppo delle città greche e diedero ai porti d’Atene l’impero del Mediterraneo, allontanano adesso l’Ellade dalla massa del continente e non consentiranno per lungo tempo ch’essa si riunisca alla rete delle vie di comunicazione europee. Ciò che un giorno costituiva la forza del paese, ora è tra le cause di sua debolezza. Ai tempi antichi, prima ancora che l’uomo potesse affidarsi alle barche per tentare la perigliosa via del mare, le baie, i mari interni erano un ostacolo insormontabile al cammino dei popoli; più tardi, grazie alla navigazione, essi divennero le strade maestre delle nazioni commerciali, e favorirono grandemente la civiltà; adesso riescono di nuovo di inciampo alle nostre strade ed alle nostre ferrovie.
IVIL CLIMA
Le disuguaglianze del suolo e la configurazione delle coste, sono gli elementi che nella storia delle nazioni modificano e talvolta contrastano i vantaggi del clima, esercitando una durevole influenza. A questo riguardo, l’Europa è certamente la più favorita delle parti del mondo; da un ciclo terrestre la cui durata ci è sconosciuta, essa gode d’un clima che è, in media, il più temperato, il più uguale, il più sano di tutti i continenti.
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