D’altra parte le coste della Spagna, della Francia, delle isole Britanniche, della Scandinavia non sono le sole che godano di questa elevazione della temperatura normale; tutta l’Europa proporzionalmente se ne risente fino al mar Caspio ed ai monti Urali.
Le correnti dell’aria, come quelle dell’Oceano, esercitano sopra il clima generale dell’Europa una favorevole influenza. I venti del sud-ovest sovrapposti alla corrente dell’Oceano, sono quelli che predominano sulle rive del continente e spandono così il calore accumulato nelle regioni tropicali. I venti del nord-ovest, del nord, ed anche del nord-est, che soffiano durante una minima parte dell’anno, sono meno refrigeranti di quel che sembrino, in causa degli strati d’acqua intiepidita dalle correnti sopra le quali essi devono passare nella loro corsa; infine l’Europa è in parte riscaldata per la vicinanza del deserto di Sahara, vera stufa del mondo antico.
Sotto la doppia influenza delle correnti marittime ed aeree, la temperatura media del continente è talmente accresciuta, che ad eguale latitudine supera di 5, di 10 ed anche di 15 gradi la temperatura delle altre parti del mondo. In nessuna parte, neppure sulle coste occidentali dell’America del nord, le linee isotermiche, vale a dire le linee d’ugual calore medio, avvicinano di più la loro curva alla zona polare; a 1,500 e 2,000 chilometri dall’equatore si gode in Europa d’un clima assai più mite che in America; inoltre la temperatura diminuisce dal sud al nord molto meno rapidamente che in tutte le altre parti della circonferenza terrestre.
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