Ma questa volontà è una forza che non si perde; agisce a distanza, e presto o tardi distrugge l’opera fittizia dei guerrieri e dei diplomatici.
La carta politica dell’Europa, tanto spesso rimaneggiata dopo l’antica barbarie, sarà dunque fatalmente rimaneggiata di bel nuovo. L’equilibrio vero allora solo si potrà stabilire, quando tutti i popoli del continente potranno da sè stessi decidere del loro destino, sbarazzarsi d’ogni preteso diritto di conquista, confederarsi liberamente coi vicini a garanzia dei comuni interessi. Certamente le divisioni politiche arbitrarie hanno un valore transitorio che non è permesso ignorare; ma nelle descrizioni che seguiranno, noi faremo il possibile per attenerci principalmente alle divisioni naturali, quali ci vengono indicate di volta in volta dal rilievo del suolo, dalla forma dei bacini fluviali, dai raggruppamenti delle popolazioni congiunte per origine e per linguaggio. D’altra parte queste medesime divisioni vanno ognora più perdendo la loro importanza, mercè le vie di comunicazione che traversano i fiumi, e forano le montagne, e mercè sovratutto l’applicazione comune delle conquiste della scienza ed il sentimento dei diritti e dei doveri comuni.
NUOVAGEOGRAFIA UNIVERSALE
LIBRO I
L’EUROPA CENTRALE
CAPITOLO PRIMOLA SVIZZERA
ILa repubblica Svizzera, che deve il proprio nome a uno de’ più piccoli fra’ suoi cantoni, Schwitz, occupa, per se stessa, un territorio assai poco esteso in confronto a quello delle nazioni circo-stanti. Non copre nemmeno uno spazio eguale alla duecentesima parte dell’Europa, alla dodicimillesima della superficie terrestre: un distretto di tali dimensioni, in un impero immenso come la Russia o il Brasile, sembrerebbe affatto privo d’importanza; nella maggior parte delle carte non avrebbe nemmeno l’onore d’un nome.
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Europa Svizzera Schwitz Europa Russia Brasile
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