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      I geologi ne adducono in prova la forma attuale del gruppo, nel quale la massa interna di granito e gli involucri di scisti e calcari si vedono distrutti al vertice, come la cupola sprofondata d’un immenso edifizio. Anche nel periodo attuale, la natura ha molto lavorato per abbassare il nodo montano, e la sommità propriamente detta del Gottardo, con le sue rocce arrotondate e rase, con le sue piccole depressioni riempite, a seconda della stagione, d’acqua o di ghiaccio, porta le tracce evidenti del lavorìo dell’erosione. I torrenti, che si originano dalle nevi del nodo, hanno portato via tutti i detriti per colmarne i laghi circostanti, ricoprirne d’alluvioni le pianure sottoposte.
     
      1. -- PENDII COMPARATI DEI DUE VERSANTI, AL SUD E AL NORD DEL SAN GOTTARDO
     
     
      Attualmente, il gruppo del San Gottardo, anzichè il più alto, è il più basso delle Alpi Centrali: l’altezza media de’ suoi picchi non raggiunge i 3,000 metri, appena il limite inferiore delle nevi perpetue. Pur quando i limiti del gruppo si estendano e vi si comprendano le cime del baluardo a semicerchio che s’allunga dall’est all’ovest, per un tratto di 33 Chilometri, dal colle di Nufenen al passo di Lukmanier, non vi si vedono elevarsi che picchi d’altezza secondaria in confronto ad altre sommità delle Alpi, o non vi si vedono discendere dai circhi che ghiacciai di deboli dimensioni.(5) Per cosiffatto abbassamento della grande cresta alpina, e per la convergenza delle vallate, la regione del San Gottardo è divenuta il punto d’incrocio necessario fra le diverse parti della Svizzera.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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