La valle trasversale, percorsa dalla Viège o Visp di Zermatt, è una delle più belle del mondo, una di quelle da cui si può contemplare, aggruppata e come riassunta nel giro d’un solo orizzonte, tutta la grandezza delle Alpi; si va in quella valle religiosamente, come in un luogo veramente augusto, consacrato dall’ammirazione degli uomini. In basso è la piacevole verdura dei prati e dei boschi, ove i gruppi delle capanne si perdono, rannicchiate come mandre a piè delle erte; in alto è l’immensa accolta delle cime nevose e dei loro contrafforti su cui scorrono i ghiacci. Da
una vetta centrale, specialmente dal celebre Görnergrat, si ab-braccia in un sol colpo tutta la cerchia formata dal Monte Rosa, dal Cervino e dai gioghi laterali che si ripiegano verso nord: a piè della vetta stessa s’espande un mare di ghiaccio, che si prolunga in fiume, trascinando nel suo corso sei morene parallele, d’una regolarità perfetta. Al disopra degli alti nevaj, le supreme punte del Monte Rosa e d’altre montagne sono irte di rupi che rende cupe il contrasto con le nevi, mentre s’aderge di faccia la superba piramide del Monte Cervino o Matterhorn che s’inclina apparentemente dominando i campi di ghiaccio situati mille metri più sotto: sol poca neve è trattenuta qua e là nelle anfrattuosità della potente massa.
5. -- ITINERARIO DEGLI ASCENSIONISTI NEL GRUPPO DEL CERVINO.
Meno alto ma più isolato delle diverse vette del Monte Rosa, il Cervino è uno de’ grandi laboratori delle procelle, ed i venti che soffiano passando sulle nevi circostanti s’incontrano allo svolto de’ suoi spigoli stessi con le correnti calde che salgono dalle pianure d’Italia.
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