Del resto, le Alpi bernesi non la cedono guari a quelle della frontiera italiana per l’altezza delle loro punte e delle loro cupole come il Finsteraarhorn, la Jungfrau ed altre sommità il cui nome è noto in tutto il mondo. Meyringen, Interlaken, Lauterbrunnen, Grindelwald sono, come Zermatt, luoghi di pellegrinaggio per gli ammiratori della natura; visti dalla loro base o dai promontorî che giungono a mezza altezza, i potenti colossi lasciano nello spirito di chi li contempla un’impressione di bellezza perfetta; le linee ed i contorni dei valloni e delle rupi, dei ghiacciai, delle valanghe e dei nevaj vi s’intrecciano in un ritmo meraviglioso, e, sopra il mondo inferiore, nel quale crollano le nevi, precipitano i torrenti, il profilo puro delle vette immobili si disegna nel cielo azzurro. La vista della Jungfrau, quella dei Wetterhörner o «Picchi delle Procelle» e del Wellhorn, che si adergono all’angolo settentrionale del gruppo, sono spettacoli che non si possono dimenticare.(9)
LA YUNGFRAU, IL MÖNCH E L’EIGER. - VEDUTA PRESA DALLE RUINE DEL CASTELLO D’UNSPUNNEN.
Disegno di Taylor da una fotografia.
Nessun gruppo delle Alpi di tutta Europa ha campi di ghiaccio che siano per dimensioni paragonabili a quelli dell’Oberland. Dalla vallata dell’Aar al Loetschenpass, per un tratto di 50 chilometri verso ovest, si potrebbe camminare costantemente su ghiacciaj e nevaj; più in là, nel prolungamento occidentale della catena, ogni cima, fino al Dente di Morcles, invia pure qualche corrente di ghiaccio verso i pascoli de’ suoi fianchi.
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