Un rovesciamento di strati, i cui resti denudati si mostrano qua e là in cime frastagliate, si estende dal Glärnisch all’Hausstock, sopra una lunghezza, a volo d’uccello, di circa 15 chilometri; dall’altro lato dell’Hausstock, nella vallata del Reno, si mostrano pure le tracce di altri ripiegamenti appena meno considerevoli, ed è per una potenza di migliaia e migliaia di metri che le assise sono state ripiegate le une sulle altre. Uno di questi rovesciamenti, quello della Windgälle, montagna, che domina la valle d’Altorf, è sopratutto curioso perchè porta un cappello di porfido, ripiegata dalla pressione laterale con tutti gli strati sedimentari sui quali riposa; a torto si vedeva in esso recentemente, con Studer, una massa eruttiva che ha rotto gli strati sottogiacenti.(16) La parte della catena vicina al San Gottardo è la sola che appartenga ancora per intero alla zona delle rocce cristalline; i monti, che s’appoggiano a nord sul Tödi, constano, come le Alpi d’Unterwalden, di rocce giuresi e cretacee. Vi si trovano altresì formazioni di flysch, ardesia del periodo eocenico, che doverono esser deposte in un mare profondissimo, dappoichè i fossili di pesci vi sono numerosissimi, mentre i molluschi e gli echini vi mancano completamente.(17) Le montagne di flysch si distinguono per la dolcezza dei loro pendii e per la fertilità dei loro valloni, nei quali s’accumulano i detriti delle rocce superiori. Ma non è così delle erte calcari, che sorgono qua e là in pareti verticali e sembrano chiudere gli sbocchi delle valli intermediarie.
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