Del resto il Glärnisch, le cui formidabili muraglie s’innalzano di piano in piano al disopra della città di Glarona, è tuttavia compreso nelle grandi Alpi, perchè porta veri ghiacciai su’ suoi ripiani più alti.(18) Sono gli ultimi ghiacciai della Svizzera centrale nella direzione del nord; alcuni però se ne vedono sul giogo che prolunga a nord-est la catena del Tödi e termina al di sopra di Coira e della vallata del Reno, nella lunga montagna di Calanda, famosa per le sue frane. Questa montagna si compone di dolomia fessurata che riposa su scisti facili a sfasciarsi. L’acqua che filtra attraverso il calcare marcisce gli scisti, le assise che si trovano all’aria libera crollano e formano alla base della montagna talus sempre più grandi; le cadute di pietre non potranno arrestarsi che quando il talus si sarà elevato al di sopra della zona di scoscendimento. È noto che il villaggio di Felsberg, a piè della Calanda, fu schiacciato in parte sotto una frana; un nuovo villaggio è stato costruito là presso, in una situazione non minacciata dalle rocce, ma troppo esposta al vento. Ora gli abitanti hanno preferito l’antico villaggio, temendo meno un disastro possibile che inconvenienti certi.(19)
Già da secoli la Calanda è meta ad ascensioni numerose. Le montagne di San Gallo e d’Appenzell, che occupano l’angolo del territorio svizzero fra il corso del Reno ed il lago di Costanza, sono esse pure celeberrime per l’ammirabile vista che si svolge intorno alle loro vette. Uno di questi monti è lo Speer, composto, come il Rigi, di ciottoli conglomerati.
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