(25) Così la Valle di Travers, che è percorsa dalla Reuse od Areuse, affluente del lago di Neuchâtel, riceve ad ovest le acque della comba di San Sulpizio, aperta come un circo a gradinata, poi continuandosi verso nord, alla base di scarpe dirupate, sembra dover terminare bruscamente contro un baluardo che si eleva ad est; ma sotto l’azione continua delle acque e delle intemperie e col franar della roccia, la muraglia ha ceduto; una breccia s’è aperta, breccia irregolare dalla quale il torrente, respinto da un promontorio all’altro, sfugge in rapide e cascate, molto al disopra della strada comune e della ferrovia sospese ai fianchi della montagna. Ad un tratto le pareti meridionali delle rupi che formano la chiusa fanno posto ad un circo di scoscendimento, semi-cratere enorme, della larghezza di più che un chilometro e della profondità di 300 metri: è il Creux-du-Vent. Lo studio del rilievo geologico mostra che è questo un’antica comba, in parte riunita alla chiusa della Reuse. A nord della Valle di Travers, un’altra valle, che parebbe dovesse esserne la continuazione naturale, presenta un aspetto del tutto opposto: è un largo bacino regolare, dal quale le acque correnti sono scomparse; non vi restano più che torbiere e paludi. Così si possono vedere, in una regione di poca estensione, nello stesso tempo e sotto tutti i loro aspetti diversi, una valle vivificata dalle acque correnti, una valle «morta», una comba ruinata ed il tortuoso percorso d’una chiusa.
12. - CHIUSA D’UNTERVELIER.
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