L’enorme volume, rappresentato dalla escavazione dei circhi, dei burroni, delle valli si ritrova in gran parte negli strati di sterro distesi sulle pianure inferiori. In molti punti, i ghiacci si sono fusi sì rapidamente che la terra stemperata si è spostata in correnti di fango, analoghe a quelle che escono da certi vulcani delle Ande, quando qualche lago interno ha rotto le dighe; talvolta pezzi di ghiaccio, trascinati nell’irruzione del disgelo, si sono trovati commisti ai fanghi, e nel conglomerato indurito hanno lasciato qua e là spazi vuoti pel successivo loro sciogliersi.(29) Si può giudicare della potenza che avevano i fiumi di fango, dal fatto che valli profonde ne erano riempite fino agli orli. A valle di Sembrancher, nella vallata della Dranse, l’antico serbatoio di fango, di cui restano vestigia sui declivi, aveva uno spessore non inferiore ai 430 metri; ma la pressione di questa massa enorme finì col rompere la diga di rocce che riuniva la superba piramide di Catogne alla montagna di Vence. I detriti sono sparsi lontano nella vallata.
15. -- IL CATOGNE.
Realmente molto meno importanti dei terreni glaciali disposti a strati orizzontali, le morene rimaste in piedi nelle valli sono fra le testimonianze delle età glaciali quelle che sorprendono di più, a prima vista, per causa del loro aspetto montuoso e della varietà che introducono nel paesaggio. La valle della Limmat presenta nel suo percorso sei grandi baluardi squarciati, uno dei quali è stato abbandonato in pieno lago dalla fronte del ghiacciaio:(30) è l’istmo di
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