LAGO DI THUN.
Disegno di Weber, da una fotografia del sig. Braun
Rapperswyl, utilizzato fin dal medio evo per la costruzione di un ponte lungo 1,600 metri. Una morena porta pure la città di Zurigo. Parecchie altre città collocate all’estremità inferiore dei laghi, ed alcune di quelle che si trovano nella pianura svizzera propriamente detta, sono costruite sopra ammassi di pietraglia recati dai ghiacci; così pure è, in parte, Berna, la capitale della Svizzera.(31) A nord-ovest di Lucerna, quella regione tanto curiosa, che un’inondazione trasformerebbe in isolotti paralleli e nella quale si trovano i laghi di Sempach, di Baldegg, di Hallwyl e le paludi attraversate dalla Reuss, conserva le tracce di grandi trasporti di fanghi glaciali. Un’estensione considerevole del piano accidentato che separa le Alpi dal Giura, deve pure alle morene la sua forma e l’aspetto de’ suoi paesaggi. Vero è che fra quelli ammassi di pietre nessuno ha più l’apparenza caotica di una volta. Rivestiti di terra vegetale, portano quasi tutti gruppi d’alberi e contrastano così graziosamente con i laghi che li separono, i piccoli corsi d’acqua che serpeggiano a piè dei loro talus, e le coltivazioni delle campagne circostanti. I paesaggi più belli, all’uscita dai laghi di Thun, di Zurigo, di Bienne, sono precisamente dovuti a questa estrema varietà d’accidenti, prodotti dal passaggio degli antichi ghiacciai.(32)
La flora delle regioni a morene prova che il cambiamento dei climi è stato considerevole all’epoca delle invasioni del ghiaccio.
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