Il lavoro dei torrenti che portano le loro alluvioni su questa soglia, ne aumenta gradatamente l’altezza, ma la pendenza media della vallata che discende verso il lago di Wallenstatt è più rapida che quella della vallata renana; se, in un giorno di piena, il Reno giungesse a sorpassare l’ostacolo, è a temere che esso riprenderebbe definitivamente l’antico letto; nel 1817, per poco non superò la soglia di Sargans. Perciò la città di Zurigo si è fino ad ora opposta alla costruzione di un canale fra il Reno e la Linth e gl’ingegneri della ferrovia non hanno avuto il permesso di costruire la strada in trincea.
A valle del lago di Wallenstatt comincia la vallata una volta paludosa della Linth, intieramente formata dallo sterro delle Alpi glaronesi. La corrente torrenziale, che trasportava quelle alluvioni e le distendeva in mezzo alle paludi, intorno alle antiche morene, era, non ha guari, molto pericolosa: le sue inondazioni devastavano il paese, ed i miasmi delle sue paludi decimavano le popolazioni vicine. Sotto la direzione del celebre Escher, al nome del quale si accoppiò più tardi quello della corrente che egli ha corretto, la Linth fu rigettata ad est nel bacino di Wallenstatt, nel quale si depongono le sue ghiaie e le sue acque si depurano; la corrente di Mag, che scorreva pigramente di palude in palude fra i due laghi, non esiste più, essendo stata sostituita da un canale, ma il suo nome sussiste ancora in quello della Limmat (o Linth-Mag), che esce dal lago di Zurigo. Può destare stupore che gli Zurighesi non abbiano già da gran tempo regolato il corso della Sihl a quel modo che hanno saputo regolare quello della Linth.
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