26. -- SORGENTI DEL RENO.
La sorgente principale del Reno non è quella del Vorder-Rhein o Reno anteriore, che comincia nelle vicinanze di Andermatt: il torrente principale è l’Hinter-Rhein o Reno posteriore, proveniente dal gruppo dell’Adula. Là nasce il gran fiume, non già, come nella canzone, «fra mille stagni», ma di sotto a una caverna di ghiacci ed in un caos di massi al quale i montanari hanno dato il nome d’Inferno. A valle, deve attraversare ben altri inferni, segnatamente la terribile gola della Via Mala, ove le pareti di roccia, alte 400 e 500 metri, consentono appena un letto della larghezza di 8 a 10 metri alle acque del torrente. Poche forre somigliano ad una enorme fessura più che questa spaccatura aperta nello spessore della montagna e sulla quale camminava un tempo la massa formidabile d’un ghiacciaio.(59) Immediatamente a valle di questa gola, due torrenti s’uniscono al Reno: uno è la Nulla, spesso nera come inchiostro a causa dei numerosi detriti scistosi che trascina, l’altro è l’Albula, o la «Biancastra» più abbondante del Reno stesso. Essa esce dalla gola di Schyn o del Malpasso, poco meno selvaggia della via Mala e molto curiosa per la sua formazione geologica. Un tempo la vallata che discende dal Julier e dal Septimer continuava direttamente a nord, nella vallata oggi paludosa di Lenz e di Parpan; ma le erosioni laterali hanno gradatamente aperto una forra nelle pareti occidentali della vallata, e l’Albula scavandosi un letto sempre più profondo s’è gettata ad ovest verso Thusis: la parte inferiore del suo antico corso non è più indicata che da una «valle morta»,(60) utilizzata a’ giorni nostri per una gran strada carrozzabile.
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