Dopo breve tratto, nel gomito di Basilea, il Reno, cambiando direzione, sfugge verso nord attraverso la gran pianura di Baden e d’Alsazia. Sotto gli archi del ponte di Basilea passano i due terzi dell’acqua versata dalla Svizzera alle contrade vicine. Il Reno solo, anche tolti i suoi affluenti tedeschi del Vorarlberg, della Baviera, del Wurtemberg e del Baden, ha una portata media doppia di tutti gli altri fiumi presi insieme, il Rodano, il Ticino, la Maggia e l’Inn alla loro uscita dal territorio svizzero.(64)
VII mille accidenti del rilievo danno ai climi del paese la più grande diversità: ogni valle, ogni pendìo ne ha uno proprio. Si può dire solamente in un modo generale che, sul Giura e sul versante settentrionale delle Alpi, il clima è più freddo, più rude che non comporterebbe la latitudine, mentre, sul versante meridionale dei monti, le città, riparate dai venti del nord, godono una temperatura più elevata che le città delle aperte pianure situate alla stessa distanza dall’equatore. Così mentre a Locarno, sulle rive del lago Maggiore, la media della temperatura sale ai 13 gradi centesimali, quella della pianura svizzera, fra il Lemano ed il lago di Costanza, non oltrepassa in media gli 8 o 9 gradi; ognuna delle stazioni meteorologiche della Svizzera ha il suo clima distinto.(65) Sul pendìo delle montagne la temperatura annuale diminuisce gradatamente d’un grado per ogni 165 a 230 metri d’altezza, secondo le diverse condizioni del clima locale; in media, la diminuzione è d’un grado per ogni 186 metri.
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