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      Al San Gottardo, al Sempione, la media dell’anno corrisponde allo zero; sul San Bernardo, oscilla fra 1 e 2 gradi sotto il punto della fusione; sulle vette del Monte Rosa e dell’Oberland, la temperatura si reputa di -15 gradi: è il clima della Groenlandia e degli arcipelaghi polari. Il limite inferiore delle nevi perpetue sulle montagne della Svizzera è a 2,800 metri; ma, nelle estati eccezionali, parecchie vette di 3,400 metri, anche di larghe basi, sono completamente spoglie di nevi, e le rocce del Mischabel, a 4,300 metri, si mostrano talvolta senza una sola macchia bianca.(66)
     
      27. -- CARTA DELLE PIOGGE.
     
     
      Le balze dei monti, che sorgono per traverso alla direzione dei venti e delle nuvole, danno al paese una proporzione d’umidità molto più forte di quella dei paesi limitrofi. Nelle pianure paludose, sui laghi, nelle valli senza sbocco, strisciano spesso le nebbie; ma, in media, il cielo a metà altezza dei monti è un po’ meno puro che nelle campagne inferiori e sulle cime;(67) sui fianchi delle montagne, sopratutto verso 1,500 metri d’altezza, le nuvole vanno ad urtare e si sciolgono in piogge; più in alto, l’umidità si tramuta in neve, ma è meno abbondante che a metà dei fianchi dei monti, dove si trova la grande zona delle nubi temporalesche. Nella pianura svizzera la caduta media della pioggia varia da 800 millimetri a 1 metro, quantità che già oltrepassa d’un quarto o d’un quinto quella della Francia; ma questa media delle campagne basse è ancora molto inferiore al volume annuo delle acque che i temporali precipitano sugli alti pendii delle montagne.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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