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      Al colle del San Bernardo l’altezza annua delle piogge, compreso l’equivalente delle nevi, è di circa 2 metri: Agassiz ha veduto fino a 17 metri di neve cadere sui colli durante un solo inverno. Sul versante rneridionale delle Alpi, nelle valli del Ticino e de’ suoi tributari, l’urto dei venti caldi del mezzogiorno sulle fredde montagne ha per conseguenza una precipitazione anche più forte dell’umidità; essa sorpassa i 3 metri nelle annate piovose.
      Proporzionatamente alla superficie del territorio, la Svizzera è fra i paesi d’Europa quello che riceve la quantità maggiore d’acqua piovana e la restituisce al mare in più grande abbondanza. I suoi fiumi che volgono a nord, ad ovest, a sud, verso la Germania, la Francia e l’Italia, rappresentano complessivamente una massa d’acqua quattro volte più grande, a superficie eguale, di quella che manda al mare il territorio francese, pur tanto bene irrigato. Oltre ai fiumi, che vanno a portare la fecondità nei paesi circostanti, la Svizzera possiede, come abbiamo veduto, l’enorme riserva delle sue acque lacustri e quella dei ghiacciai che si stendono sulle sue montagne.
      Nella Svizzera, del pari che nella Francia e nella Germania, il movimento generale dei venti avviene da sud-ovest a nord-est e da nord-est a sud-ovest. La corrente polare e la corrente equatoriale lottano per la preponderanza con alternative diverse. Ma l’intreccio delle montagne e delle valli, gli ostacoli che sono posti per traverso al cammino regolare dei venti, fanno deviare in mille modi le correnti atmosferiche.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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