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      Il vento può essere estremamente violento sui colli, mentre abbasso, nella valle, l’aria è calma o si muove in senso inverso. Non è raro vedere il vento del nord penetrare in una valle da mezzogiorno, o quello dell’ovest da oriente. Del resto, ogni valle bene incassata fra due pareti di montagne non può essere spazzata dall’aria che da valle a monte o da monte a valle; così il Vallese non conosce altri venti che quelli dell’ovest e dell’est; la vallata del Reno, da Coira al lago di Costanza, e quella del Ticino, dal San Gottardo al lago Maggiore, non sono percorse che dalle fluttuazioni aeree del nord e del sud.
      La legge generale di compensazione che fa oscillare le correnti atmosferiche, dai piani verso le cime delle montagne durante il calore del giorno, e dai monti verso il fondo delle valli nel corso della notte ed alla mattina, è stata constatata in tutte le parti della Svizzera, e segnatamente sui laghi, ove i bisogni della navigazione inducono ad osservare regolarmente tali fenomeni. Quando grandi correnti generali non vengano a turbare il giuoco normale delle brezze, il vento affluisce sempre nel pomeriggio dalla parte inferiore del lago, perchè i raggi solari creano allora un focolare di richiamo sulla cima dei monti; nella notte, il vento ridiscende dalle montagne subitamente raffreddate. Però in ogni bacino lacustre, le condizioni diverse del rilievo, dell’esposizione, del clima, hanno per conseguenza un’anticipazione o un ritardo nell’ora alla quale si osserva l’inversione delle brezze.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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