«Senza il föhn, dicono gli abitanti dei Grigioni, il buon Dio e il sole d’oro non potrebbero nulla!» Ma questo vento così utile è pur terribile quando soffia a tormenta. Sventura alla barca che si azzarda allora sulla superficie dei laghi esposti a tutta la sua furia! Le onde, afferrate dal turbine, sbattono fra loro in disordine; la schiuma, strappata ai flutti, si slancia a sprazzi e volteggia in veri giri di tromba; il lago ribollente somiglia a un immenso cratere d’acqua fumante.
IL WELLHORN ED IL GHIACCIAIO DI ROSENLAUIDisegno di Fr. Schrader, da una fotografia del signor Braun.
Alla distribuzione dei climi sui pendii delle montagne corrisponde la diminuzione graduata di tutto quello che ha vita, piante, animali, esseri umani. Quasi tutta la popolazione della Svizzera s’è raggruppata in pianura, sulle colline basse e nel fondo delle valli, fra le alte catene; curve di livello tracciate sul fianco dei monti potrebbero, in molte regioni della Svizzera, indicare il limite preciso delle abitazioni. Una sola città, la Chaux-de-Fonds, nel Giura neusciatellese, giace ad una altezza di 1,000 metri, ma a dispetto del clima, per così dire. Nelle valli superiori, numerosi villaggi sono edificati fra 1,200 e 1,500 metri, e pur nella triste valle d’Avers, tributaria del Reno inferiore, in quelle regioni in cui «l’anno si compone di nove mesi d’inverno e di tre mesi di freddo,» esiste un gruppo di capanne situato a 2,042 metri d’altezza: il piccolo borgo di Juf, abitato da coloni di origine tedesca; non havvi in Europa altro villaggio, con popolazione permanente, che si trovi a simile altezza.
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