I lupi sono meno rari e fanno spesso strage nelle greggie; l’ultimo orso dell’Appenzell è stato ucciso nel 1673; quelli dei Grigioni, delle Alpi del Ticino e del Vallese non possono a meno di sparire ben presto; Berna sarà costretta ad importare dall’Africa o dall’Asia i suoi animali simbolici. I camosci se ne vanno;(75) presto o tardi le montagne della Svizzera non avranno altri ospiti che il bestiame dei pastori.
Gli uccelli da preda, segnatamente l’avoltojo degli agnelli, che assale anche i bambini, diminuiscono essi pure; ma non pare che alcuna specie sia già del tutto scomparsa. Gli uccelli sono tre volte più numerosi di tutti gli altri vertebrati della fauna elvetica; è vero che per tre quarti sono uccelli di passaggio o semplici visitatori invernali od estivi: per gli esseri alati, come per gli uomini, la Svizzera è un paese di villeggiatura. La sua posizione geografica nel mezzo della zona temperata ed il rilievo delle sue montagne fanno comprendere perchè le sue valli servano di stazioni temporarie ad un sì gran numero di specie. È naturalmente per le depressioni più basse dei gioghi alpini che gli uccelli passano da un versante all’altro. Il valico del San Gottardo sopratutto serve di strada maestra ai volatili emigranti, grazie alla direzione decisa da nord a sud che seguono le vallate della Reuss e del Ticino. Così l’alto bacino d’Urseren e d’Andermatt, tanto bene disposto come luogo di riposo intercalato, è uno dei punti della Svizzera nel quale gli ornitologi fanno le più importanti catture.
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