(107) Le differenze di razze e di costumi si cancellano ivi più rapidamente che nelle valli alte; tuttavia esistono ancora. Fra tutti i paesi dell’Europa, la Svizzera è quello che presenta la maggior diversità nell’aspetto delle città sue, la più parte di stile originale e non simili che a se stesse.
      Quelle del versante meridionale sono, è vero, perfettamente italiane, con i loro campanili e le loro case dipinte. Bellinzona, i cui abitanti erano un tempo tenuti in sudditanza a piè dei tre castelli forti d’Uri, di Schwitz e d’Unterwalden, è la meno gaia delle tre città che servono a vicenda di capitale al Ticino.(108) La graziosa Locarno raggruppa le sue case in quartieri separati fra i torrenti che la minacciano e che talvolta irrompono nei suoi giardini e coprono le sue strade di ghiaje; la riva sulla quale sorge è il suolo meno alto (199 metri) della Svizzera, e l’aria che la bagna è la più mite. Lugano è posta 70 metri più in alto; ma circondata dalle ricche campagne del Sotto-Ceneri, e ben situata per il commercio, è divenuta naturalmente il centro più considerevole di popolazione della Svizzera italiana. È fra le città d’Europa una di quelle in cui gli stranieri vanno in più gran numero a cercar salute; e vi trovano almeno paesaggi mirabili, acque azzurre, una perpetua verzura, e villaggi pittoreschi sospesi alle rupi.
      Sul versante francese della Svizzera, nella valle superiore del Rodano, gli abitanti non si raggruppano guari che in piccole borgate. Brigue, a piè del Sempione, ha vecchi edifizi con le cupole lucenti che la fanno rassomigliare ad un villaggio russo; Viège ha il suo bel fiume; Louèche è divenuta famosa per le acque saline che scaturiscono a nord nella vallata della Dala; Sion, l’antica capitale dei Seduni, l’attuale capoluogo del Vallese, è una vecchia città gallo-romana, dominata da due rovine di castelli, una delle quali, sebbene dati dal medio evo, porta ancora il nome romano di Valeria; Martigny è l’antico Octodurum, posto militare molto importante, quando il colle del Gran San Bernardo era, dopo Monginevra ed il piccolo San Bernardo, il valico principale delle Alpi fra l’Italia e le Gallie.