Einsiedeln, patria del gran Paracelso, consta pure di più gruppi di case, il principale de’ quali ha per centro una celebre abbazia visitata tutti gli anni da 150,000 pellegrini e curiosi. Una stamperia di Einsiedeln, che pubblica specialmente immagini e libri religiosi, è uno dei più grandi stabilimenti di tal genere che esista in Europa. La gloria principale del convento sta nell’aver raccolto, nel secolo nono, le più antiche copie conosciute delle iscrizioni monumentali di Roma e di Pavia. A sud-ovest d’Einsiedeln, la montagna e la forra di Morgarten ricordano la vittoria decisiva che i confederati svizzeri riportarono nel 1315 sui cavalieri austriaci e che li riempì di una giusta fede in se stessi.
Lucerna, metropoli politica e commerciale del territorio che fu la Svizzera primitiva e capoluogo d’un gran Cantone, occupa una posizione analoga a quella di Ginevra, di Bienne, di Zurigo, di Costanza, all’estremità inferiore d’un lago, sulla sponda d’un fiume che ne esce; una corrente, l’Emme, che ha percorso una larga e bella valle, raggiunge la Reuss a poca distanza dalle mura. Le torri della cinta che dominano la città bassa, il vecchio faro la cui lanterna o «lucerna» rischiarava le barche del lago, l’acqua rapida e azzurra della Reuss, il lago e la veduta delle montagne sfuggenti, rendono Lucerna una delle città più curiose della Svizzera; nella bella stagione la folla dei viaggiatori vi si rinnova incessantemente. Città cattolica, Lucerna fu anche per due anni, dal 1845 al 1847, il capoluogo della «Lega particolarista» o Sonderbund degli Stati favorevoli ai gesuiti.
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