L’industria delle sete e dei cotoni arricchisce altresì numerosi comuni rurali fin nel cantone di Zug, presso la piccola città di questo nome. Ad est di Zurigo, Wald, Uster sono importanti centri industriali; il ruscello dell’Aa, che ha una larghezza di non più che tre metri, ed una caduta di non meno che 100 metri, dal lago di Pfäffikon al Greifensee, su una lunghezza totale di circa 8 chilometri, è tanto bene utilizzato dalle trenta officine delle sue rive che gli è stato dato nel linguaggio popolare il nome di «Ruscello dei Milioni.» Dopo Zurigo, la città principale del Cantone è Winterthur, l’antica stazione romana di Vitodurum. Gli si dà molto ambiziosamente il nome di «Liverpool della Svizzera,» a causa delle sue importazioni di cotoni in lana. Del resto poche città in Europa, per un numero eguale d’abitanti, hanno un così grande sviluppo industriale con tante scuole ed istituzioni pubbliche. A tal riguardo, Winterthur è una città modello; e non possono esser passate sotto silenzio anche le bellissime carte geografiche che escono dalle sue officine.
A sud-est del cantone di Zurigo, Glarona (Glarus o Glaris), capoluogo d’un Cantone i cui confini coincidono con quelli della valle della Linth superiore, è pure una città industriale; ma più in là, nel paese montuoso dei Grigioni, più non si incontrano grandi manifatture. Coira (Chur o Coire), capitale dei Grigioni, la sola città propriamente detta che si trovi in quel vasto territorio, è tuttavia una piazza commerciale, perchè là vanno a sboccare le strade dell’Italia per lo Spluga, il San Bernardino, e quelle dell’Engaddina per il Julier, l’Albula, il Fluela.
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