La gran «battaglia della vita» fra gl’individui ed i popoli non si svolge solo colla violenza dei combattimenti e delle conquiste, essa s’impegna anche tutti i giorni con le relazioni del commercio: col vendersi i loro prodotti, più ancora che collo sgozzarsi, gli uomini lottano per l’esistenza. La grande via naturale del Danubio, già tanto importante come strada di migrazione e come arteria strategica, doveva quindi assumere nella storia una parte ben più considerevole come via di traffico e d’industria. In un’epoca in cui le strade artificiali mancavano quasi completamente, il movimento commerciale della Germania meridionale si dirigeva necessariamente tutto verso il Danubio; gli abitanti si aggruppavano sempre più numerosi sulle sue rive, le città si moltiplicavano nella sua valle; ivi doveva concentrarsi la potenza politica. Col prender possesso d’una gran parte del corso fluviale, i Tedeschi ed i Magiari si assicuravano nello stesso tempo l’acquisto d’un vasto impero ai due lati del Danubio.
Il possesso dei gruppi orientali delle Alpi ha pure esercitato nello sviluppo storico dell’Austria un’influenza capitale: padroni del fiume gli Austriaci, grazie alla popolazione in gran parte tedesca ed abbastanza omogenea che popolava le alte valli, sono diventati altresì padroni della montagna. Ora il sistema delle Alpi orientali forma con la Svizzera, la quale pure fu un tempo, in gran parte, austriaca, un insieme geografico di potente unità; è la grande fortezza dell’Europa. Non solo gli abitanti di quei gruppi montuosi occupano una mirabile posizione difensiva, ma dai loro altipiani, donde dominano ad un tempo il mare Adriatico e le pianure dell’Italia, della Slavia meridionale, dell’Ungheria, della Germania, sono pur da temersi per l’attacco.
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