Già, in virtù d’una convenzione fra la casa d’Asburgo ed i rappresentanti del popolo magiaro, è stato deciso che la monarchia prenda il nome d’Austria-Ungheria, ed ecco alcuni affrettarsi a concludere che i Tedeschi e gli Ungheresi sono le due grandi razze del paese. Senza dubbio, sono quelle che hanno in mano il potere, grazie alla loro coesione nazionale, alla posizione centrale che occupano, grazie particolarmente alle divisioni degli altri abitanti dell’impero; ma sono lontane dall’avere la maggioranza numerica. Di quattro Austro-ungheresi, uno solo è Tedesco, e, su sette individui, uno appena è Magiaro.
La razza numericamente più forte è quella degli Slavi. Senza tener conto del fatto importante che una parte notevolissima dei pretesi Tedeschi dell’Austria consta di Slavi germanizzati, una metà quasi della popolazione totale dell’impero è composta di Slavi d’origine e di lingua. Come la Russia, come la Turchia stessa, l’Austria meriterebbe dunque d’esser classificata fra le nazioni slave; essa non appartiene che in modo frammentario, da un lato al mondo latino, dall’altro al mondo germanico; è il baluardo avanzato degli Slavi nel centro dell’Europa.
Ma se gli Slavi costituiscono in Austria l’elemento più nume-roso della popolazione, sono poi, a gran detrimento della loro influenza politica, isolati gli uni dagli altri, od anche divisi in nazionalità distinte. Nel suo insieme, il territorio dell’Austria-Ungheria può essere considerato come un vasto parallelogrammo che si divide, da ovest ad est, in tre zone di larghezza variabile.
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