I Viennesi amano di raccontare la delusione provata dagli Slavi nel congresso di Praga, nel quale rappresentanti di tutti i popoli slavi s’erano dati convegno, alcuni anni fa, per salutarsi col nome di fratelli, ma non fu loro possibile di intendersi scambievolmeaute che servendosi della lingua tedesca, l’idioma della nazione detestata.
Dopo gli Slavi del nord e del sud, dopo i Tedeschi e gli Ungheresi, l’elemento etnico più fortemente rappresentato in Austria è quello della razza detta latina. Gl’Italiani del Trentino, del Friuli, del litorale istriano, sono stranieri nella monarchia austro-ungarica, ed il loro territorio, del resto assai poco considerevole, è una dipendenza naturale della penisola degli Appennini. Ma nel-l’Ungheria orientale e nella Transilvania i Rumani si trovano in maggioranza in una zona di terreno molto considerevole, che non la cede guari in estensione al dominio etnologico degli Czechi e dei Ruteni. Le popolazioni rumane completano la cerchia delle nazionalità diverse che si sviluppa intorno al paese dei Magiari; in mezzo ad esse vive la maggior parte degli Zingari, alcuni a dimora stabile, altri in bande erranti. Quanto agli Ebrei, essi sono mescolati agli altri abitanti in tutta la parte non alpina dell’impero:(4) non havvi paese dell’Austria-Ungheria che loro appartenga specialmente; ma hanno quasi tutto l’impero per campo d’operazione del loro commercio e della loro industria; l’Austria attuale è in parte opera loro, perchè nelle regioni orientali suppliscono alla mancanza quasi completa d’una classe media e commerciante.
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