La grande cresta, dal Brennero al colle designato sotto il nome d’Arlscharte, ha la forma d’un arco incurvato nella direzione del nord e leggermente ripiegato in senso inverso alle due estremità. I colli aperti fra i picchi della cresta principale sono molto elevati relativamente alle vette vicine: donde il nome di Hohe Tauern, cioè Alte fessure (?), dato a questa parte del sistema alpino. Il termine Tauern (11) è universalmente applicato a tutti i passi di montagna, ed è probabile che a tali breccie della cresta le antiche popolazioni del paese dovessero il nome di Taurisci, sotto il quale erano note al tempo dei Romani.
Gli Alti Tauern formano forse, insieme all’Oetzthal, la regione alpina che meglio si conosce nei particolari della sua struttura. L’orografo Sonklar ha passato anni ed anni a misurarne le cime, gli angoli ed i pendii; ne ha fatto quasi il rilievo completo e conosce l’estensione di tutte le facce e la capacità geometrica di tutti i massi.(12) Enumera centinaia di picchi con le loro altezze diverse, ed i 254 keese o ghiacciai con le loro superficie di nevischio e di ghiaccio; fissa l’altezza media di tutti i vertici della cresta a 2,850 metri, e quella del gruppo intero, considerato come un solido a facce parallele, a 1,912 metri, ossia tre quarti circa dell’altezza alla quale giungerebbe l’Oetzthal trasformato in un parallelepipedo regolare. Grazie alla vicinanza di Salisburgo e dei bagni tanto frequentati di Gastein, gli Alti Tauern sono conosciuti da artisti ed amatori della natura non meno che da cartografi.
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