La struttura geologica delle rocce, sulle due rive del Danubio, non consente alcun dubbio in proposito: una volta le due grandi catene formavano un increspamento continuo, Vienna si trova nel cuore dello Alpi, in un bacino di erosione ora attraversato dal Danubio.(15)
Le Alpi calcari, appoggiate a nord o a sud sull’asse principale del sistema, occupano una superficie anche più grande di quella delle Alpi mediane, e taluni dei loro gruppi non sono inferiori all’Oetzthal ed ai Tauern per le forme ardite e la bellezza. Ad est dell’Ortler, il quale pure, per la natura delle sue rocce, può considerarsi come parte della zona meridionale o calcare delle montagne, tutti i gruppi di vette che sorgono fra l’Adige e la Brava lanciano le loro punte fin nella regione delle nevi perpetue, ed alcuni hanno anche veri ghiacciai. L’aspetto di queste Alpi differisce secondo le rocce che le compongono, porfidi, scisti o calcari; ma le più strane e belle sono le montagne dolomitiche, colle pareti verticali, colle enormi torri circondate di nubi, colle grandi fessure donde sfuggono le nevi bianche, contrastando colle nere foreste della base; quando il sole del tramonto o del mattino le illumina, brillano come del riflesso d’un immenso incendio. Le montagne della Val di Fossa, a nord-est di Trento, sono pure notevolissime per la varietà delle loro formazioni geologiche e dei loro cristalli. Leopoldo di Buch le definiva «una terra santa, alla quale tutti i geologi devono andare in pellegrinaggio come i Maomettani alla Mecca». I diversi gruppi di questa regione, le Alpi del Trentino, della Marmolata, delle Marmarole,(16) che sorgono principalmente nel territorio politico dell’Italia, servono di frontiera fra Tedeschi ed Italiani, e di ricovero ai Ladini; indi una gran diversità di nomi, accresciuta dalle fantasie contradittorie dei geografi.
| |
Danubio Vienna Alpi Danubio Alpi Alpi Oetzthal Tauern Ortler Adige Brava Alpi Val Fossa Trento Buch Maomettani Mecca Alpi Trentino Marmolata Marmarole Italia Tedeschi Italiani Ladini
|