Ma, oltre alle variazioni locali, che non differiscono da quelle osservate in tutti i paesi di montagna, la regione delle Alpi austriache presenta pure grandi contrasti generali, attestanti l’influenza considerevole che la presenza dei monti esercita sui movimenti atmosferici.
55. -- ZONE ISOTERMICHE DELL’AUSTRIA.
In primo luogo, la temperatura sulle falde meridionali delle Alpi è più alta e nelle valli settentrionali più bassa che non comporterebbe la latitudine. Così ad un’altezza quasi eguale dal suolo, il termometro è di almeno quattro gradi più basso a Linz sul Danubio che all’entrata dell’Adige in Italia: il semplice spessore delle Alpi basta quindi a produrre, nei fenomeni del clima, la differenza di una distanza di circa mille chilometri sul meridiano.(33) Così le piogge, recate dai venti dell’Atlantico e del Mediterraneo, sono molto più abbondanti sul versante meridionale che sul settentrionale delle Alpi; in media la differenza sarebbe di due quinti.(34) Le acque piovane, che cadono sui pendii meridionali e sono versate dai torrenti nel golfo Adriatico, riescono più violente e più spesso accompagnate da uragani di quelle tributarie del Danubio: la folgore scoppia sovente nelle valli delle Alpi venete: non passa inverno che non la si oda ripercotersi da rupe a rupe. I temporali sono invece più rari nelle pianure della bassa Austria che in tutte le altre parti dell’Europa centrale; a Vienna, se ne contano in media otto all’anno. Infine, mentre sul versante meridionale le piogge cadono sopratutto d’estate, il versante rivolto verso la Germania riceve la maggior copia delle sue piogge d’autunno.
| |
Alpi Alpi Linz Danubio Adige Italia Alpi Atlantico Mediterraneo Alpi Adriatico Danubio Alpi Austria Europa Vienna Germania
|