Di fisonomia più fine, di corporatura più elegante dei loro vicini tedeschi, non hanno lo sguardo appassionato dell’Italiano, ma sono bruni com’esso; hanno la barba rada e i capelli ricadenti in anella sulle spalle.(41)
57. -- FRONTIERE DEGLI IDIOMI ITALIANO E TEDESCO NEL TIROLO.
Se i dialetti romanzi non hanno cessato di indietreggiare da-vanti alla lingua tedesca nel cuore delle Alpi del Tirolo, in compenso l’italiano ha guadagnato continuamente da sud a nord dopo le grandi invasioni germaniche del medio evo. La frontiera etnologica si avvicina sempre più alla frontiera naturale formata dalla cresta delle Alpi. Nel secolo XIII, la lingua tedesca predominava in tutto il Trentino, e fino all’epoca del concilio vi si manteneva ancora. Secondo Goethe, il limite delle lingue attraversava l’Adige a Roveredo alcuni anni prima della Rivoluzione francese. Si può dubitare del valore di questa affermazione, dappoichè già Montaigne nel secolo decimosesto colloca la frontiera delle lingue a due leghe a nord di Trento; ma è certo che questa frontiera passava una volta molto più a mezzodì del limite attuale. Più attivo, più abile, più avido di guadagno, più sobrio del suo vicino di razza tedesca, attaccando risolutamente le terre paludose della valle, dalle quali rifugge il tedesco, il contadino italiano trionfa a poco a poco nella lotta per l’esistenza; risale d’anno in anno la valle dell’Adige, comperando i campi e le capanne. I Tedeschi, che rimangono indietro, si trovano bentosto come annegati nella marea che sale; le loro borgate, le loro città sono gradatamente invase; il villaggio di Mezzo-Tedesco, già abitato, come indica lo stesso nome, da Tedeschi, è ora completamente italianizzato.
| |
Italiano Alpi Tirolo Alpi Trentino Goethe Adige Roveredo Rivoluzione Montaigne Trento Adige Tedeschi Mezzo-Tedesco Tedeschi
|