Tutte le isole di lingua tedesca che vi si trovavano si rimpiccoliscono gradatamente o finiscono col fondersi completamente. Così, in conseguenza di fatti economici analoghi a quelli che si osservano nel Trentino, i Tedeschi indietreggiano davanti agli Sloveni, che pur costituiscono, fra gli Slavi del sud, la famiglia meno considerevole, più docile, meno ambiziosa. Fin dalla metà del secolo le popolazioni schiavone della Stiria e della Carinzia hanno cominciato a ricacciare davanti a loro gli antichi padroni di razza germanica. D’altra parte, la conoscenza della lingua tedesca si estende sempre più nelle città, perchè è la lingua speciale dell’amministrazione, del commercio, della stampa.
Un fatto etnologico notevole, che crea un contrasto singolare fra le provincie alpine e le altre regioni dell’Austria-Ungheria, è l’assenza quasi completa di israeliti fra gli abitanti delle montagne. Prima del 1848, gl’israeliti erano tanto numerosi da costituire una comunità religiosa in una sola borgata delle Alpi austriache, Hohenems, presso il lago di Costanza. Fuori di là gli abitanti del paese avevano energicamente respinto qualunque tentativo di stabilirvisi fatto dai mercanti ebrei, e pagavano anche una tassa speciale che doveva garentirli per sempre dalla vicinanza di simili coloni. Ancora adesso i rappresentanti della razza ebraica non s’incontrano quasi che nelle città di piacere o di commercio; non sono penetrati nei villaggi delle Alpi.(44)
I più belli e più forti fra i Tirolesi sono probabilmente gli abitanti dello Zillerthal, la valle che s’apre ad est d’Innsbruck nel gruppo degli Alti Tauern.
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