Questi uomini, che si vantano d’essere Tirolesi per eccellenza, sono di razza bavarese, mentre le donne di Bregenz, alle quali si vuol conferire la palma della bellezza muliebre, sono di razza alamannica. Comunque si giudichino queste diverse pretese, la razza del Tirolo, presa complessivamente, non merita la sua fama di bellezza. In parecchi distretti, uomini e donne hanno forme assai grossolane ed appaiono anche brutti affatto quando il loro aspetto non sia un po’ abbellito dal costume nazionale. Nelle Alpi austriache il gozzo ed il cretinismo non sono meno frequenti che nelle Alpi della Svizzera e della Savoja. La valle più colpita da tali lamentevoli degenerazioni della razza è quella di Palten, nell’Alta Stiria. In parecchi distretti non è raro vedere almeno un cretino per famiglia; accovacciato presso al focolare, il disgraziato fex è oggetto di compassione e d’una specie di venerazione ad un tempo; lo si considera come scelto dalla divina provvidenza a portare il peso dei peccati de’ suoi genitori e dei fratelli.(45)
      I Tirolesi delle valli superiori, presso i quali pare che dominino ancora gli antichi elementi, retico e celtico, si distinguono dai loro compatrioti della valle inferiore dell’Inn, per la maggiore gravità, il riserbo e la dignità. Il Tirolese dei dintorni d’Innsbruck e dello Zillerthal è pieno d’anima e di vivacità; è appassionato per la musica e pel ballo, ama la pompa e lo splendore come i suoi vicini della Baviera, ha conservato l’abitudine di rappresentare misteri religiosi e commedie profane; contadino com’è, si vanta commediante.